Sono già passati 5 anni. Il 31 dicembre del 2016 su Rai Uno andava in onda la puntata di Linea Verde in cui la Nonna Marisa e io preparavamo i tortelli dolci modenesi o tortelli fritti.
Quanti ricordi e che emozioni, la Nonna quel giorno si è sentita una star. Oggi non è più qui con me e i tortelli li faccio io per la famiglia, sono sicura sarebbe stata felice di vedere la video ricetta che ho girato.
Oggi, quindi, vi scrivo la ricetta dei tortelli dolci modenesi, si proprio quelli della puntata con cui molti di voi mi e ci hanno conosciuto.
Gli ingredienti sono semplici e pochi, ma uno in particolare è degno di qualche approfondimento: il savor.
Il savor è una confettura tipica delle mie parti a base di mosto, frutta tra cui mele e pere di varietà antiche, frutta secca, scorza d’agrume e poi ognuno ha la sua ricetta quindi ci sono delle varianti. Il savor si usa prevalentemente a Natale per farcire i tortelli fritti ma, se non lo trovate o se non vi piace, potete usare altre confetture, crema o cioccolato.
Per me il savor nei tortelli è un must, la Nonna lo arricchiva con tanti ingredienti per il ripieno dei tortelli, io lo uso in semplicità perché la sua variante la tengo tra le ricette segrete di famiglia. Ognuno ha le sue!
Tortelli dolci fritti emiliani
Ingredienti - per circa 30 tortelli dolci
- 250 g di farina 0 o 00
- 75 g di zucchero semolato
- 2 uova piccole
- 30 g di burro fuso
- 15 g di sassolino o sambuca
- 25 g di latte intero
- 10 g di lievito per dolci in polvere
- Un’arancia
- Savor modenese oppure confettura/crema/cioccolato
- Olio di semi per friggere
- Zucchero q.b.
Procedimento
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Partiamo dalla base dei tortelli, una pasta strana a metà tra sfoglia e frolla. Per farla mettiamo sul piano la farina e il lievito per dolci con lo zucchero.
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Aggiungiamo la scorza grattugiata di un’arancia poi le uova sbattute col latte e il sassolino, liquore tipico delle mie parti.
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Iniziamo ad amalgamare bene tutto, cercando di non lasciare briciole sul piano.
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Infine, uniamo il burro fuso, un po’ per volta.
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Impastiamo come se stessimo facendo la sfoglia, con vigore e per alcuni minuti.
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Ottenuto un panetto omogeneo e non troppo liscio lo mettiamo a riposare per circa 30 minuti o anche più se possiamo, una notte intera sarebbe perfetto.
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Passiamo, quindi, alla stesura col mattarello o anche a macchina. La pasta è un po’ elastica quindi serve forza e pazienza, se si ritira troppo fermatevi 10 minuti poi riprendete. Dovremo ottenere uno spessore di circa mezzo cm o anche meno a seconda dei gusti.
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A questo punto possiamo coppare i dischi per i tortelli, io uso un coppapasta da circa 6-7 cm di diametro.
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Taglio tutti i dischi poi dispongo al centro di ognuno il ripieno. Non deve essere troppo nè poco.
10. In tempi brevi passiamo alla chiusura, se passa troppo tempo la pasta si secca e non si chiude bene, per facilitare la chiusura si può inumidire il bordo dei cerchietti con un goccino di acqua.
11. Chiudiamo ciascun tortello a mezzaluna e premiamo bene sui bordi per far aderire al meglio. Devono essere chiusi ben bene, altrimenti si apriranno sicuramente in cottura. Comunque, qualcuno si aprirà sicuramente, è una peculiarità della pasta e, a casa mia, una tipicità che ci piace. Prima di andare in cottura però sigillo i bordi dei tortelli con una forchetta.
12. Chiudo tutti i tortelli e mano a mano li dispongo su due teglie: una andrà in forno, l’altra finirà nell’olio a friggere.
13. Non serve riposo, andiamo subito in forno a 180°C per circa 20 minuti oppure in frittura in olio di semi a 170°C o strutto finché ben dorati. Attenzione perché quando i tortelli si aprono nell’olio schizzano.
14. Li scolo su carta assorbente e li passo subito nello zucchero.
Pronti! Da caldi sono buonissimi ma si mangiano bene anche nei giorni successivi.. se avanzano.
Vi faccio vedere il risultato dei tortelli al forno.
E di quelli fritti. Vi dico la verità?
I fritti sono 13000 volte meglio! Sono morbidi, umidi, gustosi. Quelli al forno sono buoni eh, gli ingredienti sono gli stessi, ma sono biscottati, meno morbidi, più dei biscotti che dei tortelli. Però, per dovere di cronaca ve li faccio vedere entrambi.
Una ricetta piena di ricordi perciò trattatemela bene e provate a rifarla poi fatemi sapere.
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