Lo so, quando vi ho parlato delĀ salmone marinato GravlaxĀ vi ho incuriosito, specialmente quando siete arrivati a fine articolo e avete visto ilĀ menù scandinavoĀ che ho preparato per Santo Stefano šNon potevo farvi attendere tanto perciò eccomi con la ricetta delle brioches alla cannella, iĀ kanelbullar svedesi, tipiche girelle di impasto lievitato farcite con burro e cannella. Che ve lo dico a fare?!
Una delizia e un profumo!!
Brioches alla cannella
Ingredienti - per 10/15 brioches alla cannella
600 g di farina di cui 300 g tipo Manitoba e 300 g farina per dolci
265 g di latte intero
12 g di lievito di birra fresco (4 g secco di birra, 120 g madre)
110 g di burro
100 g di zucchero, bianco o di canna
1 uovo
100 g di burro
60 g di zucchero di canna
Cardamomo e cannella in polvere q.b.
Procedimento
Sciogli il lievito nel latte poi uniscilo alla farina e inizia a impastare; aggiungi l'uovo, lo zucchero e un pizzico di cardamomo.Ā
Quando si sarĆ formato un impasto più o meno coeso aggiungi il burro morbido e fai incordare (prendere tensione).Ā
Metti a lievitare ben coperto per almeno 2h, fino a raddoppio del volume.Ā
Intanto prepara la farcitura: sbatti la seconda dose di burro morbido con zucchero e un cucchiaio di cannella e uno di cardamomo.Ā
Trascorso questo tempo stendi delicatamente l'impasto col mattarello, fino a raggiungere uno spessore di circa 1 cm. Spalma con il composto di burro e poi puoi fare due cose per formare i kanelbullar:
metodo semplice: arrotola su sĆØ stessa la "sfoglia", a formare un lungo cordone, metti in frigo per 30 minuti poi taglia a fette di circa 2-3cm. Disponile su una teglia, ben distanti fra loro, e copri.
metodo arrotolato: ripiega la "sfoglia" a metĆ su sĆØ stessa, taglia in strisce da circa 1,5 cm di spessore e arrotolale due volte attorno a indice e dito medio. Infine, ferma l'estremitĆ libera in mezzo al cerchio che avrai formato. Disponi su una teglia e copri.
6. Lascia lievitare per altri 30-40 minuti poi cuoci in forno statico a 180°C per circa 25-30 minuti.
Il risultato dovrebbe essere più o meno così, brioches alla cannella profumate e sofficissime.
Se cerchi altre ricette lievitate sfoglia la sezione apposita sul sito, non perdere la possibilitĆ di iniziare Lievitati dolci e salati e fai un salto anche sul mio canale Youtube š
Qualche giorno fa, parlando di sprechi alimentari su Instagram, ho scoperto che esiste ancora qualcuno che butta via il pane secco nel 2019.. Questa cosa la dice lunga su quanto ci siamo allontanati dalle nostre tradizioni ricchissime di ricette col pane secco o raffermo.Ā A grande richiesta, quindi, ho preparato un articolo con consigli e ricette per utilizzare il pane secco e, ancora meglio, per evitare di renderlo raffermo (=come conservarlo nel migliore dei modi).Ā
ABC: come conservare il pane?
Non dovrei neanche scriverlo ma la cosa migliore sarebbe non doversi preoccupare sui modi per conservare il pane. Sarebbe bello se riuscissimo sempre a comprare la giusta quantitĆ di pane e a finirlo, no?Eppure avanza sempre qualcosa ed ĆØ bene sapere come evitare muffe e rinsecchimenti. Distinguiamo, quindi, due casi:conservare per qualche giorno;conservare per lunghi periodi.Nel primo caso saranno indispensabili un sacchetto di carta, tipo quello del fornaio o fruttivendolo, in cui sigillare la nostra pagnotta. Eventualmente vanno bene anche un sacchetto di plastica riutilizzato o quelli con la cerniera per chiudere (meglio quelli riutilizzabili in silicone). L'importante ĆØ che sia ben chiuso e che sia riposto in un luogo asciutto.Ā Ā Nel caso, invece, vogliate conservare il pane a lungo la soluzione ĆØ solo il congelatore ma, anche qui, inseritelo prima in un sacchetto per evitare bruciature da freddo e retrogradazione degli amidi.Per saperne di più su questo fenomeno per cui l'amido si ricristallizza nella sua forma originale -quasi- vi invito a consultare libri/siti specifici in materia.Io vi dico solo che, visivamente, ĆØ "quella cosa" che rende la mollica più chiara e dura.Avete presente? Ecco, ĆØ meglio evitare poichĆ© l'amido diventa meno digeribile per noi.Ā
Come conservare il pane raffermo?
Sempre all'interno di un sacchetto di carta o plastica ma non sigillato alla perfezione, altrimenti potrebbe accumularsi dell'umidità e formarsi la muffa. Teniamolo, magari, in un luogo asciutto, caldo e controlliamolo regolarmente. Ah e poi non teniamolo lì un anno, usiamolo.. Come?!
Ricette col pane secco
Pangrattato, anche aromatizzato
La prima e più semplice idea per utilizzare il pane secco ĆØ farne del pangrattato, specialmente perchĆ© quello che si trova in commercio non ĆØ fatto certo con pane fresco e di qualitĆ , perciò perchĆ© non farlo da sĆØ?Basta solo frullarlo con un mixer potente e conservarlo in vasetti di vetro, tupper ware o sacchetti di carta. Dura mesi e potete anche personalizzarlo a vostro piacimento aggiungendo aglio, erbe aromatiche, scorza di limone e via cosƬ.Io solitamente accumulo pezzetti di pane e appena ne ho abbastanza li frullo; aggiungo rosmarino, menta, basilico, salvia, scorza di limone e olio extravergine d'oliva.Ā Conservo questa panure profumata in freezer e la prendo fuori al bisogno, per preparare pesce e verdura gratinati, verdure sabbiate, fritture tipo la mozzarella in carrozza e persino per arricchire un piatto di pasta (mai provato la pasta con la mollica atturrata?).A volte aggiungo anche aglio oppure Parmigiano grattugiato per dare ancora più sapore.Ā Ah e poi il pangrattato ĆØ un ottimo elemento per "asciugare" ripieni umidi di torte salate e per addensare le creme di verdura. Provare per credere!Ā
Polpette e falafel
Un grande classico con il pane avanzato! Si possono preparare partendo da pane secco da ammollare con latte/acqua/brodo oppure aggiungendo semplicemente del pangrattato, come nel caso dei falafel.Ā Le combinazioni sono molteplici: pane e carne, pane e verdure, pane e formaggio e via cosƬ.Ā
Pancotto e ribollita toscana
Due ricette emblema della tradizione contadina italiana, piatti sostanziosi basati sul pane raffermo ammollato.
Il primo ĆØ condiviso da tante regioni e prevede che il pane sia ammollato nel brodo e/o latte; ĆØ un piatto autunnale-invernale che, indubbiamente, sa di casa.
La seconda è una zuppa a base di pane e verdure, il tutto generosamente condito con olio e formaggio grattugiato. Povero sì ma delizioso!!
Gazpacho e pappa al pomodoro
Uno ideale per le prime sere fresche di fine estate, uno per le cene estive in giardino.
La pappa al pomodoro ĆØ una ricetta della tradizione contadina toscana, pensata per recuperare il pane raffermo e apportare una buona dose di energia per l'indomani.
Ancora pomodoro e pane, più peperoni e cetrioli, per il Gazpacho andaluso. Trovate la ricetta sempre qui sul blog: gazpacho di peperoni e pomodori.
Panzanella
Arrivati a questo punto dell'articolo vi sarete accorti che i toscani ne sanno a pacchi sull'utilizzo di pane raffermo!
Altra ricetta toscana ideale per l'estate, la panzanella ĆØ semplicissima da realizzare e mette d'accordo tutti.
Si prepara con pomodori, cipolle addolcite, cetrioli e pane raffermo un po' come per il Gazpacho. Si aggiunge un pizzico di sale, pepe nero, basilico e una buona dose di aceto per ammollare il pane.
Il risultato ĆØ fresco ma deciso!
Knodel (Canederli)
Ci spostiamo un attimo in Trentino per una ricetta super conosciuta e apprezzata: i canederli!Semplici, con pancetta, spinaci, alle barbabietole.. le varianti sono infinite, da provare tutte.Si preparano con pane secco ammollato col brodo o il latte, a cui si aggiungono aromi, verdure, carne e altri ingredienti. Si ricavano palline più o meno voluminose da cuocere nel brodo e servire con abbondante burro fuso. Scusate, devo interrompere un attimo per prenotare la prossima fuga in Trentino..
Peperoni 'mbuttunati e seppie ripiene
Peperoni, pomodori, zucchine, melanzane. E, ancora, seppie, calamari, cozze..Ripieni con un mix di pane ammollato, erbe e spezie, oppure semplicemente gratinati col pangrattato? Le possibilitĆ sono davvero tante per realizzare un pasto completo, adatto a tutta la famiglia!
Bruschette
Non solo pane fresco, anche quello raffermo ĆØ ottimo per le bruschette. Se giĆ tagliato in fette sottili sarĆ sufficiente aggiungere un condimento, magari un po' acquoso, cosƬ che inzuppi il pane.Nel caso, invece, fosse un pezzo intero di pane potete provare con questo trucco: mettete nel microonde o nel forno la pagnotta insieme a un bicchiere d'acqua, scaldate per qualche minuto e riuscirete a tagliare il pane a fette!Ā
Dolci ricette con il pane secco
Torta di pane
Per questa idea ho chiesto aiuto ad Alessia, Le Chef Clochard sui social e sul web; ho preso la sua ricetta e l'ho riadattata con ciò che avevo in casa.Ā Ho ammollato 150 g di pane di segale (mi era rimasto quello) con 400 g di latte vaccino; ho aggiunto 80 g di zucchero di canna, due uova, un pizzico di Fava Tonka grattuggiata e due mele Granny Smith.Ā Ho preparato anche una frolla con 100 g di farina di castagne (altra cosa rimasta in dispensa), 200 g di farina 00, 110 g di burro, 1 uovo grande e un goccio di latte.Poi ho assemblato i due elementi e infornato a 180°C per 40 minuti. Il risultato? Una torta che sa d'autunno, buonissima e saporita!Ā
Pudding
No, non parlo di quelle zuppacce inglesi fatte con i fiocchi d'avena. Parlo del classico "budino di pane" dolce, per cui si ammolla il pane nel latte e si impreziosisce con cioccolato, creme, frutta e via dicendo. In foto vedete una versione natalizia con crema al limone e meringa fiammeggiata, il pane poi ĆØ stato ammollato con latte e rhum.Pazzesco!Ā
French toast
Un classico francese, adottato anche dai golosissimi americani, il french toast consiste in fette di pane inzuppate in un mix di uovo, latte e zucchero, abbrustolito in padella e servito per colazione. Godurioso al massimo, dovete provarlo: French Toast. Ingredienti4 fette di pan brioche o pane comune2 uova90 g di latte intero20 g di zucchero bianco o grezzo, facoltativoUn pizzico di saleUn pizzico di cannella in polvere o semi di 1/3 di bacca di vaniglia o scorza di 1/3 di limoneBurro oppure olio per la padella q.b.Frutta a piacereConfettura, crema spalmabile a piacereDue cucchiai di zucchero + polvere di cannella, facoltativoProcedimentoSbattete l'uovo con il latte, lo zucchero e gli aromi da voi scelti;private le fette di pane della crosta e inzuppateli nella miscela appena preparata.Lasciateli in ammollo per circa 5 minuti, poi scolateli e fateli ben dorare in un padellino con il burro sciolto.Togliete i french toast dalla padella, asciugateli su carta assorbente e serviteli con marmellate, confetture, frutta o yogurt, oppure anche tutto insieme! E poi, non dimenticatevi uno dei modi più ancestrali e poetici per consumare il pane raffermo.. semplicemente inzuppandolo nel caffellatte la mattina, come facevano i nostri nonni! Se vi sono piaciute queste ricette e, soprattutto, se le provate condividetele sui social con gli hashtags #cucinosenzasprechi e #vivosenzasprechi Trovate altre idee di cucina senza sprechi sul mio sito e anche sul mio canale Youtube
Una volta ĆØ riuscita secca, una cruda; c'ĆØ stata la sera in cui ĆØ venuta gommosa e hai fatto fatica a finirla. Ti ĆØ capitato? Forse ti sei imbattuta in uno dei comuni errori da non fare con la pizza a casa!
Avere problemi con la pizza fatta in casa ĆØ normale, soprattutto quando si inizia š Io stessa ci sono passata per cui so cosa provi!
Con questo articolo cerchiamo di capire quali errori evitare per rendere le tue pizze perfette!Se preferisci la versione parlata, trovi anche un video Youtube su questo argomento:
Ā
Premessa
Vale qui per la pizza, ma vale per qualsiasi altra preparazione. Spesso e volentieri, quando qualcosa non ci riesce diamo la colpa alla ricetta. Ok ok, su internet ormai se ne trovano tantissime e, ahimè, molte non sono calibrate né scritte bene, il risultato? Non riescono!
Non ĆØ bene, però, fare di tutta lāerba un fascio: online ci sono anche tante ricette ben fatte e ben scritte.
Cosa voglio consigliarti?
Davanti a ogni insuccesso culinario parti domandandoti:
Ā
cosa posso aver sbagliato?
Ho variato qualche passaggio? Sostituito un ingrediente?
Ho omesso qualcosa pensando āma sƬ dai, va bene lo stessoā?
Ecco.
Quando una ricetta viene o non viene dobbiamo prima pensare a ciò che può essere andato bene o male. Se tutto ĆØ stato fatto a regola dāarte allora sƬ, si può dubitare della ricetta!
Detto questo, vediamo insieme gli errori da evitare.
Ā
Errori da non fare con la pizza fatta in casa
Scelta di una farina sbagliata
Il primo in quanto a āordine dāesecuzioneā ma anche frequenza. Tanti, tantissimi sbagliano a scegliere la farina e, di lƬ, non cāĆØ santo che tenga.. la pizza viene male!
Imparare a scegliere la farina è FONDAMENTALE per fare una buona pizza, non basta prendere il primo pacchetto dallo scaffale e affidarsi al caso.Bisogna valutare forza, contenuto proteico e tipo di grano, scegliendo la farina più adatta alla ricetta che eseguiremo.
Di farina, comunque, ne parliamo nel mio percorso gratuito sulla pizza: una serie di email con cui ti svelo i miei trucchi tra scelta ingredienti, impasto, lievitazione e cottura.
Ricevi 7-8 email a tema pizza, una ogni due giorni, tutte piene di consigli per te: ci si iscrive qui! Tra le prime email ne ricevi una in cui si parla di farina, ti regalo un'utilissima TABELLA sulle FARINE, per capire quale usare per la pizza.. e non solo!
Ā
Troppa acqua o troppa poca
Idratazione allā80, 90, 100 o 14234%. ma perchĆ©?! Per fare una buona pizza basta un semplice 65%, ovvero 650 g di acqua ogni 1000 g di farina. La pizza napoletana verace si fa cosƬ, ci credi?!
Non esagerare con lāacqua, non sarĆ quella a svoltare completamente la ricetta, specialmente se poi sbagli lāimpasto, la lievitazione e la cottura.
Nessuno ti vieta di sperimentare, di provare idratazioni alte, ma prima devi padroneggiare la tecnica e saper gestire un panetto idratato.
Ć poi vero anche il discorso contrario: un impasto poco idratato (sotto al 50% ovvero 500 g ogni 1000 g di farina), non sviluppa al meglio e, dopo la cottura, risulta un poā pesante.
Insomma, nƩ poca nƩ troppa acqua per tenerti alla larga da uno degli errori da non fare con la pizza fatta in casa e ottenere risultati TOP!
Ā
Impasto non fatto a regola dāarte
Magari la farina lāhai scelta bene, con lāacqua non hai esagerato nĆ© sei stato stretto, ma poi mi cadi sullāimpasto. Impastare male ĆØ forse il più importante da evitare tra gli errori da non fare con la pizza!
Con prodotti come la pizza NON basta mescolare: gli āimpasti senza impastoā vanno bene fino a mezzogiorno. Per una lievitazione ottimale e uno sviluppo consistente dellāimpasto, prima e dopo la cottura, ĆØ necessario creare una struttura forte.
Di che struttura parlo? Della fatidica maglia glutinica che non si forma di certo in fase di scelta della farina nĆ© in cottura. Va sviluppata con un buon lavoro, a macchina o a mano, prima di mettere a lievitare il panetto.Ci si ferma quando la pagnotta ha una buona elasticitĆ ma anche una buona estensibilitĆ , non deve strapparsi ma neanche essere una gomma š
Ā
Lievitazione a temperatura sbagliata o tempo sbagliato
Tanto impegno e tanto lavoro per fare un impasto come si deve poi si rovina tutto con una lievitazione scorretta: un tempo sbagliato, troppo lungo o corto, una temperatura sbagliata, troppo alta o bassa, o entrambi.
Non cāĆØ unāindicazione perfetta di tempo e temperatura che valga per tutti i tipi di impasto e tutte le cucine. In linea di massima, consideriamo che il lievito di birra lavora bene attorno ai 24-28°C per cui quella ĆØ la temperatura ideale di lievitazione.A temperature più alte l'impasto corre (e non ĆØ sempre un bene), a temperature più basse impiega più tempo.
Devi saper valutare le condizioni della tua cucina e definire tu tempi e temperature, inoltre devi imparare a capire lāimpasto dallāaspetto e dalla consistenza.
Non ĆØ difficile, giuro!
Stesura non corretta
Quando si tratta di stesura degli impasti desistere dallāutilizzare il mattarello ĆØ la sfida più difficile ma soddisfacente di tutte.
Certo, puoi scegliere di usarlo, specie se ami la pizza bassa, croccantina e poco alveolata.
Se, però, preferisci una pizza morbidina, con un poā di bolle e simile alla napoletana meglio optare per le mani, basta solo imparare a usarle.
Il mattarello, purtroppo, appiattisce lāimpasto, rovinando tutto il lavoro fatto fino a quel momento per sviluppare bolle, le schiaccia e le fa uscire. La stesura a mano, invece, le direziona e distribuisce in modo uniforme.
Anche una stesura fatta a mano, però, può avere i suoi difetti. Se troppo prolungata rende la pagnotta elastica, con la conseguenza che questa si ritirerĆ ; se fatta con āmano troppo pesanteā schiaccia tutte le bolle e rischia di rompere la pasta.
Fai pratica con la stesura, ti terrai alla larga da uno dei più comuni errori da non fare con la pizza!
Cottura sbagliata
Pizza secca, asciutta, troppo croccante oppure troppo morbida, tendenzialmente cruda sono sinonimo di cottura sbagliata.
Può dipendere da una temperatura del forno troppo alta o troppo bassa, da un tempo di cottura troppo veloce o troppo breve e non solo. La pizza casalinga, a seconda della ricetta, si cuoce tra i 250 e i 300°C (forno permettendo), per tempi tra i 5 e 12 minuti se bassa/tonda, fino a 40 minuti se in teglia alta.
Imparare a calibrare tempi e temperature di cottura ĆØ fondamentale, come capire che il forno va sempre preriscaldato per tempo, almeno un'ora prima!Se, poi, usi una pietra refrattaria sei in una botte di ferro ma devi ricordarti di scaldare per tempo anche quella e farla riscaldare tra una infornata e l'altra š
Prima di salutarci..
Potremmo andare avanti pagine e pagine a descrivere gli errori da non fare con la pizza ma, per ora, ci fermiamo qui.
Se l'argomento pizza fatta in casa ti interessa ecco alcune risorse a cui devi assolutamente dare un'occhiata:
il mio corso online PIZZA PAZZESCA, il "luogo" dove condivido TUTTI i miei segreti, trucchi, le ricette infallibili per fare SEMPRE pizze pazzesche: digeribili, leggere, saporite il giusto e da WOW!
le mie ricette per pizza fatta in casa;
i miei video su Youtube a tema lievitati.
https://youtu.be/qyD5DekqIeE
C'ĆØ pizza e pizza: napoletana, scrocchiarella, tonda ma anche teglia, che sia romana o una semplice al trancio. Non sono solo pizze, anzi ognuna ha le sue caratteristiche (idratazione, metodo di lavorazione, ore di lievitazione) e io ci tengo a far capire le differenze coi miei contenuti Youtube, i miei percorsi email gratuiti e, soprattutto, coi miei corsi sulla pizza!Sul mio sito trovi giĆ la ricetta della pizza tonda classica, qui vediamo come fare la pizza morbida in teglia, la classica e apprezzatissima merenda per bambini (ma anche per adulti!).
Pizza morbida in teglia
Ingredienti - per una teglia 30x40 cm
500 g di farina media forza (no farina per dolci), di tipo 0-00-1-2
280 g di acqua fresca
10 g di lievito di birra fresco (cubetto) / 4 g di lievito di birra secco per lievitati / 100 g di lievito madre attivo
8 g di sale fino
15 g di olio extravergine dāoliva (facoltativo)
Pomodoro, mozzarella, Parmigiano, Stracchino o qualsiasi ingrediente per la farcitura
Procedimento
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Sciogli il lievito di birra nellāacqua. Se usi lievito secco attendi 10 minuti affinchĆ© si attivi, se usi lievito madre deve giĆ essere rinfrescato.
Metti la farina sul piano o in planetaria;
versa acqua e lievito sulla farina, poco per volta.
Dopo alcuni minuti, quando lāimpasto inizia a prendere corda, unisci sale e olio (facoltativo).
A impasto liscio, incordato, metti a lievitare in una ciotola pulita, leggermente unta e coperta.
Fai lievitare a temperatura ambiente (circa 20-24°C) per 3 ore o fino al raddoppio in volume.
Sposta poi l'impasto direttamente in teglia e stendilo senza tirare, strappare o schiacciare troppo. Con delicatezza fallo allargare all'intera teglia.
Copri con un sacchetto di plastica lavato e lascia lievitare per altri 30-40 minuti.
Condisci a piacere, con pomodoro o altri ingredienti, e inforna a 200°C per 30-45 minuti (il tempo varia in funzione dell'altezza della pizza).
Per una cottura più uniforme della pizza morbida in teglia cuoci per metà tempo sul piano basso del forno, poi su uno dei piani più alti per l'ultima parte della cottura.
Se vuoi congelare la pizza e averne sempre pronta per la merenda dei bimbi lasciala raffreddare, porzionala e congela in pezzi separati, così sarà più facile scongelarli all'occorrenza.
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Se non sapete cosa sia il butter chicken indiano oggi è il giorno per risolvere questa grave mancanza :)Il butter chicken è una ricetta tipica indiana che consiste in una sorta di umido di pollo in una crema densa e saporita di pomodoro, cipolla, anacardi e panna (o burro). Solitamente servito con pane naan è un piatto assolutamente godurioso e indimenticabile, tant'è che è uno dei piatti indiani più apprezzati nel mondo.Vi spiego come farlo.
Butter chicken indiano
INGREDIENTI - per 4 persone
Per il butter chicken indiano
800 g di petto di pollo circa
200 g di yogurt bianco non zuccherato
Succo di un lime o limone
Sale e pepe nero q.b.
2 cipolle rosse
4 pomodori ramati rossi
Un pezzo grande di zenzero
Tre spicchi d'aglio
150 g di anacardi spezzettati
120 g di panna fresca da cucina, non zuccherata
Burro ghee o olio di semi q.b.
Spezie in polvere: peperoncino, curcuma, coriandolo, cumino, curry oppure Garam masala (miscela di spezie tra cui anche cardamomo e cannella)
Coriandolo q.b.Ā
Per il pane naan (circa 6 pezzi)
300g di farina 1 o 0 media-debole
20 g di acqua
220 g di yogurt bianco non zuccherato
5g di sale fino
3g di lievito di birra fresco (cubetto) / o 2 di lievito di birra secco attivo (per lievitati, NO lievito istantaneo per dolci nĆØ torte salate)
Procedimento
Butter Chicken indiano
Tagliamo le cipolle e i pomodori a pezzi piccoli ma non per forza regolari, tanto verranno cotti e frullati.Peliamo lo zenzero, una parte la tagliamo a tocchetti, una la tritiamo.Tritiamo anche due spicchi d'aglio e uno lo schiacciamo.
Tagliamo il pollo a tocchetti non troppo piccoli (oppure possiamo comprarlo giĆ tagliato).
Lo mettiamo in una ciotola e aggiungiamo gli ingredienti per la marinatura: yogurt, succo di lime o limone e spezie in quantitĆ , un cucchiaino abbondante di curcuma in polvere, cumino, coriandolo, peperoncino, zenzero a pezzi e aglio schiacciato. In alternativa possiamo aggiungere del garam masala, mix di spezie giĆ fatto.Aggiungiamo anche un po' di sale e pepe.
Mescoliamo, copriamo e lasciamo marinare per minimo 2-3 ore in frigo, meglio una notte intera.Ā
Scaldiamo una pentola capiente con olio di semi/ghee e aggiungiamo le spezie. Un cucchiaio di cumino, coriandolo, curcuma, peperoncino in polvere, curry o garam masala.Tostiamo per alcuni minuti per ottenere un profumo più intenso.Ā
Aggiungiamo cipolle e pomodori, mescoliamo e tostiamo a fuoco alto.Poi copriamo col coperchio e facciamo cuocere a fuoco basso per massimo mezz'ora o finchĆ© le verdure saranno morbide.Ā
Nel frattempo rosoliamo il pollo marinato in una padella capiente, unta con olio o ghee.Ā
Frulliamo le verdure cotte con un goccio di acqua, sale e anacardi. Ottenuta una crema densa, bella vellutata, la versiamo in pentola e aggiungiamo il pollo.Ā
Regoliamo di sale, aggiungiamo la panna fresca, copriamo col coperchio e terminiamo la cottura per 25-35 minuti.Ā
A fine cottura impiattiamo e serviamo con coriandolo (o prezzemolo, se come me detestate il coriandolo) e pane naan.
Naan
Uniamo alla farina lo yogurt e il lievito sciolto nell'acqua.
Impastiamo per alcuni minuti poi aggiungiamo il sale. Quando otterremo un impasto liscio potremo fermarci e mettere a lievitare.
Copriamo e lasciamo riposare per almeno 2 ore e 30, fino al raddoppio in volume.Ā
Dividiamo in pagnotte da circa 80g, le arrotoliamo e copriamo nuovamente.Lasciamo riposare per circa 30 minuti.Ā
Iniziamo a stendere col mattarello. Cerchiamo di mantenere una forma tondeggiante e uno spessore di circa 5 mm.Ā
Scaldiamo una pentola antiaderente sul fuoco o, in alternativa, accendiamo il forno a 190°C.Ā
Prendiamo un disco di pane naan e lo cuociamo in padella a fiamma viva, scottiamo il naan su un lato, giriamo e aspettiamo che si gonfi. Cuociamo finchĆ© avrĆ le tipiche bollicine marroncine su entrambi i lati.In forno cuociamo per circa 10 minuti su una teglia calda o finchĆ© non sarĆ ben dorato.Ā
Finita la cottura mettiamo su un piatto, spennelliamo con burro fuso unito a uno spicchio d'aglio tritato e impiliamo per tenere tutti i naan caldi.Ā
Con una porzione abbondante di verdure il butter chicken indiano col pane naan può diventare un bel pasto completo, sostanzioso ma bilanciato.
Sul mio canale Youtube trovi la video ricetta, iscriviti per non perdere nessun contenuto :)Sul sito trovi altri pani da preparare per accompagnare butter chicken indiano e non solo.https://www.youtube.com/watch?v=zzPCnEWXprE
Per il primo anno della mia vita, non ho esultato come una matta quando ho sentito arrivare l'autunno, almeno non subito! Quando Ottobre ha bussato alla porta, però, sono entrata perfettamente nel mood autunnale e adesso castagne, zucca, melograno a go-go.
Ottobre ĆØ il mese in cuiĀ la zucca comincia a essere veramente pazzescaĀ (a settembre fa solo finta, i veri esperti di zucca lo sanno) e vuoi non usarla subito per un dolce lievitato da paura?
L'idea ĆØ stata un flash, qualche giorno per scrivere e testare la ricetta da zero e ci siamo: ciambelle alla zucca, un impasto lievitato sofficissimo e profumato, da cuocere in forno o friggere.
Ciambelle alla zucca, la ricetta
Ingredienti - per circa 10 ciambelle
250 g di farina Manitoba oppure tipo 0 o tipo 1 per lievitati (=medio-forte, no milleusi)
120 g di polpa di zucca giĆ cotta
30 g di zucchero, bianco o canna
120 g di latte vaccino o vegetale
35 g di olio di semi oppure 50 g di burro
6 g di lievito di birra fresco (3 g secco di birra)
Cannella q.b.
Zucchero a velo q.b.
Olio per friggere q.b.
Procedimento
Sciogliamo il lievito in 20 g di latte e teniamo un attimo da parte; intanto frulliamo la polpa di zucca con i restanti 100 g di latte.
Versiamo sia il latte con il lievito che latte+zucca su farina, cannella e zucchero disposti sul piano o in planetaria.
Lavoriamo per alcuni minuti, non dovremo solo impastare grossolanamente ma formare una bella struttura. Per incordare bene l'impasto sono necessari diversi minuti, l'impasto deve risultare coeso, ben teso e deve staccarsi facilmente dal piano/dalla ciotola. Un impasto colloso, con le grinze, non ĆØ stato lavorato a sufficienza.
Dopo aver incordato bene possiamo unire l'olio, un po' per volta cosƬ venga incorporato al meglio.
Quando l'impasto sarà liscio, omogeneo e ben elastico possiamo chiuderlo con qualche movimento sul piano e metterlo a lievitare in una ciotola leggermente unta, coperto, per almeno 3h a temperatura ambiente (sotto i 25°C).
Trascorse le tre ore il composto dovrebbe essere raddoppiato o triplicato in volume, nel caso non fosse cosƬ lasciamo lievitare nel forno, a luce accesa, per un'altra ora.
Stendiamo sul piano infarinato, aiutandoci col mattarello, fino allo spessore di 5 mm/1 cm. Usando dei coppapasta ricaviamo tanti dischi da 7 cm che buchiamo al centro con un disco da 1 cm. Gli eventuali "reimpasti" dovranno riposare 15-20 minuti prima di essere stesi e coppati.
Disponiamo le ciambelle su una teglia con carta da forno, copriamo bene e lasciamo lievitare per altri 30-40 minuti.
Inforniamo a 180°C statico per 25-30 minuti. Se abbiamo la possibilità di immettere un po' di vapore nella camera di cottura ben venga, altrimenti possiamo posizionare sul fondo del forno un pentolino con acqua calda che favorirà lo sviluppo di ciambelle alla zucca super soffici.
A cottura ultimata spolverizziamo con zucchero a velo e cannella.
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Nel caso preferiate friggere le ciambelle di zucca (o bomboloni, se non fate il buco al centro) basta scaldare dell'olio di semi di qualità in un pentolino fino a 170°C circa. Si frigge per qualche minuto su ogni lato, poi si scola bene e si serve ben caldo.
Il risultato è più o meno questo.
Guarda la versione video ricetta di queste ciambelle e iscriviti al canale per non perdere altre video ricette :)Sul sito trovi anche la ricetta dei bomboloni, non perderla!
https://www.youtube.com/watch?v=IqxUoM66nAs
Il mio compleanno si avvicina, sarĆ il secondo anno di festeggiamenti in lockdown, non immaginate la gioia! Ahhh ma quest'anno non mi farò trovare impreparata, ho intenzione di coccolarmi alla grande, partendo da maritozzi con la panna e brioches col tuppo fatti in casa, con un unico e fantastico impasto š
Maritozzi con la panna e brioches col tuppo
Ingredienti - per circa 12 brioches
500 g di farina di cui 250 g di farina 00/0/1 per dolci e 250 g di farina tipo manitoba
250 g di latte vaccino o vegetale
12 g di lievito di birra fresco o 4 g di lievito di birra secco attivo o 100 g di madre attivo
Un uovo da 50 g (si può omettere e sostituire con 50 g di latte)
80 g di zucchero, semolato o di canna
90 g di burro o 70 g di olio di semi
A piacere: scorza d'arancia o bacca di vaniglia
300 g di panna fresca, 40 g di zucchero
Procedimento
Sciogliamo il lievito nel latte tiepido, non caldo, e versiamo sulla farina. Possiamo impastare sia a mano che con la planetaria.
Aggiungiamo anche l'uovo, lo zucchero e gli aromi; impastiamo per alcuni minuti poi aggiungiamo il burro fuso, tiepido ma non caldo, oppure l'olio.
Impastiamo per rendere elastico, ben omogeneo; ci vorranno alcuni minuti per sviluppare una buona struttura, non trascurate la fase di impasto.
Mettiamo in una ciotola capiente e copriamo con un sacchetto di plastica, lasciamo lievitare a temperatura ambiente (non più di 25°C) per circa 3 ore.
Trascorso questo tempo dividiamo l'impasto in piccole pezzature, senza reimpastarlo: nel caso delle brioches col tuppo dovremo creare lo stesso numero di palline da 80 g e palline da 10 g, nel caso dei maritozzi pezzature da circa 80-90 g.
Arrotoliamo le palline tra le mani senza lavorarle eccessivamente, poi le trasferiamo su una teglia leggermente unta o coperta con carta da forno, ben distanti tra loro.
Copriamo con un sacchetto di plastica e lasciamo lievitare per altri 30-40', fino a raddoppio.
Infine, cuociamo 170°C statico per circa 25 minuti.
Dopo averle fatte raffreddare possiamo servirle con gelato o granita, nel caso di brioches col tuppo, oppure preparare i maritozzi con la panna. Montiamo la panna con lo zucchero, incidiamo i maritozzi a metĆ e, con un cucchiaio o sac a poche, li farciamo. Maritozzi con la panna pronti per essere divorati!
Sul mio canale Youtube trovi anche la video ricetta di maritozzi con la panna e brioche col tuppo. Per altre ricette lievitate e non guarda anche sul sito š
https://www.youtube.com/watch?v=5rc5uyletDQ&t=3s
L'argomento lieviti vi incuriosisce, questo l'ho capito! Ve ne ho parlato qui sul blog, con un articolo tutto dedicato ai lieviti che ha fatto il boom di condivisioni, ma ve ne ho parlato anche su Instagram con un IGTV e qualche storia.Ā Mi avete chiesto a gran voce di parlare nello specifico diĀ lievito madre, di spiegarvi come fare il lievito madre a casa ed eccomi qua!
Premetto: non sarò super iper tecnica, non coprirò tutte le casistiche possibili-immaginabili perchĆ© ci vorrebbero troppe righe e troppe pagine. Del resto, ci ho scritto un intero Ebook di ben oltre 100 pagine š
Cos'ĆØ il lievito madre
Ć una tipologia di lievito biologico e fin qui ci siamo. Ciò che, però, molti non sanno ĆØ che la sua composizione non ĆØ del 100% di lieviti ma contiene anche una parte di batteri del tipo Lactobacillus, perciò batteri lattici, buoni. Se conservato male può anche "ospitare" batteri cattivi perciò attenzione.Ā
E', pertanto, simile al classico lievito di birra ma la presenza di batteri lattici cambia completamente il risultato in termini di sapore, consistenza e profumi. Chi ha usato il lievito madre almeno una volta lo sa š
Meglio lievito madre o licolƬ?
Dipende! Sono essenzialmente la stessa cosa, differiscono per idratazione: il primo ĆØ lievito solido, con percentuale di acqua sulla farina attorno al 40-50%, mentre il secondo ĆØ liquido e ha idratazione 100% sulla farina.
Ah, per chi non lo sapesse, licolƬ = lievito in coltura liquida.Ā
Il primo, solido, ĆØ tendenzialmente più acido e un po' più difficile da gestire del secondo, ma tanti lo preferiscono.Ā Vedete voi quale preferite, in base al tempo che avete e ai risultati che volete ottenere.Ā
Come fare il lievito madre
Fare il lievito madre e/o licolƬ in casa ĆØ molto semplice, bisogna solamente creare le condizioni giuste affinchĆ© si verifichi una fermentazione spontanea šĀ
Gli ingredienti fondamentali sono farina e acqua che, miscelati e lasciati "riposare", diventano un ambiente ideale per i batteri naturalmente presenti nell'ambiente ma anche nella farina stessa.Ā
Ovviamente, ci sono farine più indicate per far partire un lievito e farine più indicate per il rinfresco, il mio consiglio:
per far partire il lievito madre usate farine integrali o di segale
per rinfrescare usate farina 0 o 00 forte, con W alto
Ok, quindi come si fa?
Giorni 1-2
Metti in un barattolo pulito 100 g di farina integrale o di segale con 50 g di acqua tiepida, meglio se priva di cloro (ovvero non di acquedotto). Mescola con un cucchiaio e copri con una garza, non chiudere il barattolo ermeticamente. Lascia fermentare per 48h a circa 26°C (anche dentro al forno, spento).
Se vuoi accelerare il processo puoi usare uno starter: in questo caso, al posto di 50 g di acqua usa 25 g di acqua e 25 g di yogurt oppure purea di frutta zuccherina (non acida) cotta.Ā
In queste 48 potresti notare un aumento di volume o niente: ĆØ NORMALE! Tu continua col programma, interrompiti solo se noti cose molto strane (es. muffe).
Giorni 3-4
Prendi un altro barattolo, mettici 50 g di lievito fatto il giorno prima, il resto ahimĆØ va buttato. Rinfresca con 50 g di farina 0 e 25 g di acqua, mescola e copri il barattolo con la garza/pannetto.
Anche qui vedi sopra per l'attivitĆ , potrebbe vedersi o no, ma il tuo lievito si sta formando.Ā
Se vuoi accelerare il processo puoi usare uno starter: in questo caso, al posto di 50 g di acqua usa 25 g di acqua e 25 g di yogurt oppure purea di frutta zuccherina (non acida) cotta.Ā
In queste 48 potresti notare un aumento di volume o niente: ĆØ NORMALE! Tu continua col programma, interrompiti solo se noti cose molto strane (es. muffe).
Giorni 5-6
Continua come il giorno 3. Preleva 50 g di lievito e rinfresca con 50 g di farina e 25 g di acqua. Mescola, copri, lascia fermentare per 48h.
Il tuo lievito potrebbe presentare attivitĆ come in foto ma anche no, potrebbe essere anche piatto.
Giorno 7
Inizia la settimana clou, quella in cui si rinfresca una volta ogni 24h, quindi tutti i giorni per 7 giorni. Sempre 50 g di lievito con 50 g di farina 0 e 25 g di acqua, invece di mescolare puoi impastare tutto insieme, lavora per qualche minuto prima di mettere a lievitare.
Arrivato a questo punto il lievito dovrĆ aver mostrato un minimo di attivitĆ , se no forse potreste aver sbagliato qualcosa..
Giorno 14
Dal 14esimo, 15esimo giorno il lievito inizia a essere pronto ma non è ancora stabile. Il che significa che la colonia di lieviti e batteri può non essere ancora in perfetto equilibrio, quindi che si fa? Si continua con i rinfreschi a 24h per altri 14 giorni.
Lo so, è una rottura di scatole e si consuma tanta farina ma per fare il lievito madre più in forma possibile ed evitare di buttare intere pagnotte è meglio così. In alternativa prendete un lievito madre maturo da chi lo possiede e lo usa da tempo.
Giorno 30
Ā
In teoria, il tuo lievito ĆØ pronto per essere usato! Impara a conoscerlo, assaggialo e annusalo, fai qualche test.Ā I primi pani potrebbero non venire perfetti, ma ci prenderai la mano š
Lo so, è una rottura di scatole e si consuma tanta farina ma per fare il lievito madre più in forma possibile ed evitare di buttare intere pagnotte è meglio così. In alternativa prendete un lievito madre maturo da chi lo possiede e lo usa da tempo.
Com'ĆØ un lievito maturo, pronto a essere usato?
Un lievito ĆØ pronto per l'uso quando equilibrato, non acido e non debole. Serve tempo ed esperienza per capire il lievito madre, ma puoi dotarti di strumenti come il pHmetro per verificare la corretta aciditĆ del lievito.
Un lievito maturo è in salute, non basico, debole nè troppo acido. Raddoppia il suo volume in circa 5-6 h a 26°C, se ci mette di più non è in forma.
Ā
Come rinfrescare il lievito madre
Il lievito va rinfrescato per mantenerlo ma anche prima di utilizzarlo: nelle ricette la dose di lievito madre indicata presume che quel lievito sia attivo, rinfrescato regolarmente.
Non usare un lievito "scarico" o la ricetta non riuscirĆ , ricordati di organizzare i tuoi tempi e quelli della ricetta in base al lievito e suo rinfresco. Come ti dicevo, a un lievito in salute servono 5-6 ore di fermentazione per duplicare il volume ed essere, quindi, pronto all'uso.
I rinfreschi dipendono da cosa devi fare, lo devi usare o solo mantenere?
Ā
Come mantenere e rinfrescare per l'uso
I casi sono due:
vuoi mantenerlo attivo e usarlo spesso: allora conservalo fuori frigo e rinfrescalo tutti i giorni, quasi sempre alla stessa ora. Rinfresca con rapporto lievito:farina:acqua di 1:1:0,5 per mantenere, quando lo vuoi usare fai un rinfresco 1:2:1 .
vuoi mantenerlo attivo ma senza impazzire: allora conservalo in frigorifero e rinfrescalo almeno una volta a settimana, con rapporto lievito:farina:acqua di 1:3:1,5. Ricorda, però, di fare 2-3 rinfreschi prima di utilizzarlo per i tuoi impasti e, in quei 2-3 giorni, tienilo fuori dal frigo.Ā
Per chi vuole approfondire questo mondo, capendo come gestire lievito madre solido e licolì, quando optare per un tipo di rinfresco o un altro, come usarlo e avere ricette affidabili è disponibile la mia GUIDA COMPLETA sui lieviti naturali.
Guida su Lievito madre e LicolƬ
Un manuale completo per capire lievito madre solido o liquido e gestirlo alla perfezione!Condivido con te tutti gli strumenti per interpretare e gestire i lieviti naturali nella cucina di casa, senza spendere cifre assurde in strumenti vari.Mai più pani compatti, pesanti e acidi, ti aiuto a controllare il tuo lievito e a renderlo un fedele alleato.Dalla teoria alla pratica con ricette che funzionano š
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Ok, ma tutto questo esubero?!
C'è da dirlo: fare il lievito madre comporta una buona dose di scarto o spreco, specie se non lo fai bene. A me sprecare non piace per cui cerco di ottimizzare la creazione e gestione di lievito madre e licolì.
Il rinfresco lo faccio come da prassi, scartando una parte del lievito maturo, MA questa parte non la butto. Ho preso un apposito contenitore da tenere in frigo e in cui mettere gli esuberi di lievito, presi dal rinfresco giornaliero che faccio al mio Agamennone (il mio lievito madre).
Questo esubero è meno attivo di un comune lievito madre e più lo si lascia in frigo più perde potere lievitante, ovvio è che non possiamo conservarlo per mesi in frigo, massimo una settimana poi è meglio buttarlo o rinfrescarlo.
Però, questa pasta "meno lievitante" si può usare, eccome: può diventare il tuo lievito in ricette che non richiedano una grande attività fermentativa, per esempio grissini, crackers, tarallucci, piadine, pancakes, biscotti, ecc..
Ti basta sostituire il lievito indicato in ricetta con l'esubero scarico di pasta madre, in dosi del 15-25% circa sulla farina (fai prove!).
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Ā
E se.. ?
Se, per caso, lo trovi acido (più del normale, perchĆ© comunque il lievito madre ĆØ acidino di suo) puoi fare un "bagnetto": prepari una bacinella d'acqua fredda con il 2-3% di zucchero sul peso dell'acqua, immergi il lievito e lasci che venga a galla. DopodichĆ© rinfreschi cosƬ: 50 g lievito, 50 g farina, 15 g di acqua.Ā
Non abusare del bagnetto, fallo solo quando necessario.
Se il tuo lievito ĆØ poco acido fai due-tre rinfreschi successivi per dargli forza, a distanza di 5/6 ore l'uno dall'altro.
Ā
Come utilizzare
Premessa: tanto dipende dalla ricetta che dovete fare e dal risultato che volete ottenere.Ā
La cosa FONDAMENTALE, però, ĆØ usare lievito giĆ RINFRESCATO: non lo rinfreschi mentre fai la ricetta, il lievito va preparato almeno 4-5 ore prima di fare la ricetta e usato, quindi, al suo picco fermentativo.Ā
Facciamo qualche esempio:
pane comune, semplice: quantitĆ lievito=quantitĆ farina * 0,20 (20/100)
pan brioche: quantitĆ lievito madre=qtĆ farina * 0,20
lievitati complessi o molto grassi: quantitĆ lievito madre=qtĆ farina * 0,25
Ā
Se vuoi usare il licolƬ le dosi sopra riportate vanno comunque bene MA ricorda che ĆØ più idratato perciò dovrai sottratte un po' d'acqua alle dosi dell'impasto.Ā
Arrivata qua sei PRONTA per fare il lievito madre a casa e iniziare a usarlo per panificare š
Ā
Hai ancora dubbi sul lievito madre? Vuoi imparare a gestirlo al meglio e ottenere sempre lievitati spettacolari?
Ti ricordo la mia GUIDA super completa su lievito madre e licolƬ, il supporto ideale per chi vuole comprendere il proprio lievito e sapere sempre come conservarlo, rinfrescarlo e come usarlo!
Il mondo dell'Arte Bianca è molto affascinante ma non ci si può improvvisare esperti panificatori da un giorno all'altro. Preparare il pane può essere semplice per certi versi, ma per capire bene le dinamiche al suo interno sono essenziali nozioni sulla farina e la sua forza, sulla fisica e chimica degli impasti, sui tipi di lievito e di lievitazione.
Oggi ci occupiamo di questo ultimo aspetto, cosƬ, quando preparerete un pane, una pizza o una focaccia, o ancora un lievitato dolce, saprete che lievito scegliere š
Ā
Intanto, cos'ĆØ un LIEVITO?
In microbiologia e in natura i lieviti sono microrganismi viventi tanto quanto i batteri, i funghi; respirano e fermentano, si riproducono in fretta (specie in determinate condizioni) e possono essere buoni o cattivi. Quanti tipi di lievito esistono in natura? Tantissimi.
In cucina il concetto di lievito ĆØ più ampio, parliamo quindi di AGENTI LIEVITANTI. Un agente lievitante ĆØ un elemento in grado di INTRODURRE gas (generalmente CO2) in un composto per mezzo di reazioni chimiche, attivitĆ microbiologica o lavorazioni meccaniche, con il conseguente accrescimento del volume finale.Ā
Va da sè che anche ARIA e ACQUA (specie sotto forma di vapore) possano, quindi, considerarsi agenti lievitanti. Diciamo, però, che la loro efficacia non è paragonabile all'azione di un lievito chimico o biologico.
Per capire meglio questo concetto vi spiego quali sono i tipi di lievito e di lievitazione.
Ā
Tipi di lievito e di lievitazione
Biologica
Ne sono responsabili i lieviti, microrganismi che a partire dal glucosio (tipo di zucchero semplice presente nel saccarosio, nelle farine e non solo) producono alcol etilico e anidride carbonica (CO2). Questo processo è chiamato FERMENTAZIONE alcolica, può avvenire sia in presenza di ossigeno (impasti pane) che in assenza (vino, birra..) ed è strettamente correlata alla LIEVITAZIONE.
Ā
Lievito di birra
Ć un microrganismo vivo del genere Saccharomyces Cerevisiae, appartenente al regno dei funghi, comunemente usato per la panificazione e per la fermentazione di vino e birra. Pochi ne conoscono l'uso come integratore alimentare di amminoacidi, minerali e vitamine.
Si chiama "di birra" perchƩ UN TEMPO veniva coltivato a partire dagli scarti della lavorazione della birra, oggi si ottiene dai sottoprodotti dello zucchero.
Sì, COLTIVATO perché i lieviti non si producono, si coltivano. Oggi si fa esclusivamente in laboratori dotati di appositi strumenti per la misurazione e analisi dei lieviti, in camere controllate (temperatura e umidità regolabili) e sterili. Farlo a casa è impossibile.
Il lievito di birra si trova in commercio sotto forma di cubetto fresco, di polvere o di granuli liofilizzati (che rispetto al fresco non sono attivi, sono quiescenti e devono essere attivati prima dell'uso).
Questo lievito, vivo, soffre sotto gli 0°C e sopra ai 50-60°C muore. Non ama gli ambienti acidi, privi di ossigeno, troppo grassi, troppo salati. Attorno ai 30-36°C dĆ il suo meglio.Ā
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Lieviti naturali (Pasta madre)
Il lievito madre o, meglio, pasta madre ĆØ un impasto di acqua e farina che acidifica e lievita senza aggiunta di altri agenti lievitanti. Il trucco? Batteri e altri microrganismi naturalmente presenti nell'ambiente, nell'acqua e nella farina contaminano l'impasto, rendendolo vivo e in grado di fermentare.Ā
In cosa si differenzia dal lievito di birra? In tutto. Rende gli impasti più digeribili, più leggeri, più fragranti e profumati grazie alla microflora che lo abita.
Curare una pasta madre non ĆØ semplice, non ĆØ cosa da tutti. Il rischio che si sviluppino batteri patogeni, spore o tossine c'ĆØ e le conseguenze non sono sempre trascurabili. Non siate sprovveduti, fatelo solo se avete le conoscenze, idem per il discorso lieviti spontanei.Ā
Esiste poi il LiCoLƬ (lievito a coltura liquida) che altro non ĆØ che una pasta madre più acquosa, più facile da mantenere.Ā
Ā
Lieviti spontanei
Si ottiene dalla fermentazione di frutta in acqua, di miscugli di farina integrale e acqua o, ancora, da acqua e semi. Detta cosƬ sembra una cosa bellissima, super naturale, vero?Ā
Eppure, in un'acqua fermentata di questo tipo si possono nascondere patogeni, batteri cattivi. Lo stesso lievito madre non è pronto all'uso in pochi giorni, è necessario coltivarlo e nutrirlo per 10 giorni/2 settimane prima di usarlo. Perché? Perché la carica batterica in un impasto a fermentazione spontanea non è neutra, non è in equilibrio. Non parliamo poi del pH!
Solo attenti esami di laboratorio possono escludere la presenza di batteri fecali (magari portati dalla buccia delle mele usate per la fermentazione), di botulino, funghi.
La cottura di un impasto non assicura la morte di tutti i patogeni. Ecco perché non è possibile acquistare lieviti spontanei, il loro commercio è vietato in quanto pericolosi.
Ā
Chimica
Ć tutta questione di reazioni chimiche tra elementi, composti, che reagiscono e portano a prodotti diversi.Ā E' la tipica lievitazione dei dolci: introducendo un composto chimico nell'impasto di una torta e somministrando calore (cottura in forno) inneschiamo una reazione che porta alla formazione di nuovi composti (dispersi nella torta o, se volatili, evaporati) e all'aumento di volume per la liberazione di CO2.Ā
Non garantiscono lo stesso "bouquet olfattivo" dei naturali o di birra e non richiedono una forte maglia glutinica, a differenza dei lieviti biologici, che intrappoli le bolle di gas prodotte.
Ā
Tipi di lievito chimico
Il bicarbonato di sodio è un -sale di sodio dell'acido carbonico- composto chimico che con la cottura oltre i 50°C si decompone in C02, acqua e residui alcalini. Per evitare questi residui alcalini -sgradevoli al gusto- e la perdita di C02 prima della cottura è necessario combinarlo con elementi acidi come limone, aceto e yogurt: il bicarbonato si attiva efficacemente solo così.
Il lievito per dolci, difatti, ĆØ una miscela di bicarbonato e altri composti acidi, spesso sali che ritardano il rilascio di CO2 fino alla cottura, evitando che se ne perda gran parte.
Il bicarbonato di ammonio lo chiamiamo erroneamente ammoniaca (l'ammoniaca è uno dei prodotto della sua reazione, come CO2 e acqua) il cui utilizzo è sconsigliato nei prodotti umidi poiché l'ammoniaca non evapora completamente e lascia un retrogusto sgradevole
Il cremor tartaro si ottiene dall'uva ed ĆØ anch'esso un sale, ma di potassio. Si attiva solo in presenza di acqua e ha tendenza ad acidificare perciò ĆØ consigliabile usarlo insieme al bicarbonato, per neutralizzare il pH finale.Ā
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Fisica/meccanica
Più che una lievitazione è una serie di processi-lavorazioni che portano allo stesso risultato delle altre lievitazioni: un aumento di volume del prodotto finito. Si verifica quando l'acqua (o l'alcol) contenuta in un impasto, sottoposta a calore, si trasforma in vapore acqueo e porta alla lievitazione di un prodotto.
Ā
Due esempi
La pasta sfoglia: l'acqua presente nell'impasto e nel burro, in cottura, evapora e fa separare gli strati, dando cosƬ origine alla tipica consistenza.
i bignè: l'acqua contenuta nella pasta choux evapora durante la cottura e viene intrappolata da una forte maglia di glutine e amido gelatinizzato (risultato che si ottiene cuocendo la polentina sul fuoco oltre i 65°C).
Ā
La lievitazione meccanica, invece, si verifica quandoĀ aria e CO2 fungono da agenti lievitanti senza l'ausilio di lieviti biologici e/o chimici.Ā
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I casi più eclatanti sono:
il pan di spagna: un composto montato di uova e zucchero in cui viene inglobata aria che, in cottura, permette la crescita dell'impasto. Idem le meringhe.
Le montate di burro e zucchero come base per torte: durante il processo si ingloba aria che farĆ crescere l'impasto; l'aggiunta di lievito chimica duplica il risultato.
Le pastelle fatte con acqua gasata o birra: la CO2 contenuta in questi prodotti viene trasferita all'impasto e li aiuterĆ a gonfiare (anche se l'efficacia non ĆØ massima).
Ā
Alternative e sostituti dei lieviti
Lievito di birra
1. Usarne meno: chi vi ha insegnato a usare un intero cubetto su 1kg (o peggio 500g) di farina vi voleva male. Troppo lievito risulta poco digeribile e sa di alcool.
Provate a usare massimo 6-7g di lievito su un kg di farina per la pizza oppure 10g per il pane, date più tempo all'impasto (minimo 8h, anche 24h se potete) e sentirete! Un cubetto fresco usato bene, quindi, vi basterà per almeno 4kg di farina.
Ecco la mia ricetta per la pizza con poco lievito, come al ristorante.
2. Lievito secco di birra o madre: per sostituire 10g di lievito di birra fresco (cubetto) usiamo 3,3g di lievito di birra secco ATTIVO (granuli) oppure 35g di lievito madre secco. Fate scorta di lievito secco, di birra o madre, così ne avrete quando quello fresco sarà finito o introvabile.
3. Pasta di riporto (criscito): uno dei metodi più antichi di panificare, un retaggio che molti di noi hanno ereditato dai Nonni. La pasta di riporto si "prepara" conservando un pezzetto di un impasto lievitato fino al successivo utilizzo.
Mi spiego: fate l'impasto per la pizza, ne prelevate 200-250g e li tenete per il prossimo impasto. La pasta di riporto va conservata in frigo, se la usate entro 4-5 giorni non serve nessun rinfresco.
N.B.: non è potente come il cubetto di lievito di birra perciò sarà necessario un tempo di lievitazione più lungo, di almeno 5-6 ore o fino al raddoppio dell'impasto.
4. Pasta madre o LiCoLƬ: su 1 kg di farina se ne usa circa il 20% quindi 200 g di lievito madre o licolƬ.
5. Congelarlo, si o no? SnƬ. Come vi dicevo, i lieviti vivi soffrono sotto zero, non muoiono ma possono perdere parte delle loro funzioni, spesso se lasciati in freezer per troppo tempo. Se volete congelarlo sigillatelo bene (magari mettetelo dentro a un barattolo, ben avvolto con la carta) e usatelo entro un mese.
6. Il lievito di birra si può fare in casa? No ragazzi, mi spiace dirvelo.. Mescolare birra e farina non vi farà ottenere nessun equivalente al panetto di lievito, a maggior ragione se usate una birra filtrata e/o pastorizzata a cui è stato tolto qualsiasi residuo della fermentazione. Anche usando una birra artigianale otterrete una miscela che contiene sì CO2 (gas, bolle), ma non lieviti vivi perciò, nel momento in cui la unirete al vostro impasto, non si svilupperanno nuove bolle. La maggior parte dell'anidride carbonica verrà liberata mentre impasterete e, alla fine, vi troverete con una pizza/pane piatta, dal dubbio gusto e consistenza. Volete provare? A vostro rischio e pericolo di buttare via una bottiglia di birra e della farina!
Lievito finito e zero voglia di provare uno di questi metodi? Allora preparate cose che non richiedano questi tipi di lievito šĀ Per esempio il pane naan, il gnocco fritto, il soda bread irlandese, la tempura, le torte salate (con ricotta e pomodori, radicchio e parmigiano, porro gorgonzola e pancetta, carciofi..).
Ā
Lievito per dolci: come sostituirlo (se proprio proprio)Avete finito il lievito per dolci e non sapete cosa usare per la vostra torta?
1.La cosa più semplice è cambiare ricetta: basta sceglierne una che preveda lievitazione fisica/meccanica, tipo un pan di spagna o una torta con base burro montato. Date un'occhiata alle mie proposte senza lievito chimico, troverete torte, dolci al cucchiaio, gelati, meringhe, merende, dolci semplici e gustosissimi.
2. Cremor tartaro+bicarbonato+amido di mais: 50g cremore, 22,5g bicarbonato, 27,5g amido. [Ricetta di Dario Bressanini]. Lo mescolate e usate come se fosse lievito per dolci.
3. Bicarbonato di sodio + elemento acido (yogurt, aceto di mele, limone, miele..): in questo caso le dosi dipendono dal tipo di dolce. Andare a caso non funziona, ĆØ meglio trovare direttamente una ricetta formulata con questo tipo di lievito (tipo le torte americane).
4. Bicarbonato di ammonio: 1 bustina di lievito per dolci (16g) = 8g bicarbonato di ammonio.Ā
Chi ha detto che gli hamburger debbano per forza essere junk food?! Provate a farli in casa, partendo da panini per hamburger fatti come si deve, un'ottima svizzera di carne o verdura e condimenti sani, poi fatemi sapere..
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Panini per hamburger
Ingredienti per circa 13 panini
500 g di farina 0, medio forte (W sui 260) oppure 270 g di farina 0, media forza, per lievitati + 230 g di farina integraleĀ
300 g di latte intero oppure vaccino
9 g di lievito di birra fresco (cubetto) oppure 5 g di lievito di birra secco
1 uovo intero (oppure altri 50 g di latte)
40 g di burro (oppure 30 g di olio di semi o extravergine d'oliva)
10 g di sale
Un cucchiaino di malto (o miele)
Procedimento
Iniziamo sciogliendo il lievito nel latte con malto o miele, aggiungiamo alla farina e iniziamo a impastare.
Dopo poco uniamo anche l'uovo sbattuto, il sale e il burro/olio. Dovremo ottenere un impasto omogeneo e liscio, che dovrĆ lievitare almeno 4 ore ben coperto.
Trascorso questo tempo dividiamo l'impasto lievitato in palline da circa 70g -dimensione ottimale per un hamburger giusto, se lo volete piccolino fate 40g, se grande 100g-, arrotondiamole con le mani e facciamole lievitare per altri 40 minuti coperte con pellicola.
Scaldiamo il forno a 190°C, prima di infornare i nostri panini per hamburger spennelliamoli con un uovo sbattuto oppure con un goccio di latte.Ā
Una volta pronti, dopo circa 20-30 minuti (il tempo varia in base alla grandezza) di cottura, possiamo usarli direttamente o lasciarli freddare e congelarli per un futuro uso.
Non perdere la versione video sul mio canale Youtube :)https://youtu.be/2_IhnG3g5nc
Ti piace fare colazione al bar ma non hai tempo? Vorresti svegliarti ogni giorno col profumo di brioches fatte in casa e un buon cappuccino che ti aspetta?https://www.youtube.com/watch?v=g0-C4jO0h-8&feature=youtu.be&ab_channel=CarlottaLolli
Ingredienti per circa 12 brioches
500 g di farina per lievitati
90 g di uova intere (circa 2) - per la versione VEG sostituisci con 65 g latte e 25 g olio di semi
210 g di latte vaccino o vegetale
14 g di lievito di birra fresco oppure 5 g di secco attivo o 120 g lievito madre rinfrescato
90 g di zucchero, bianco o di canna
90 g di burro morbido oppure 70 g di olio di semi
Scorza di arancia/limone o vaniglia o altri aromi a scelta
Procedimento
Sciogliamo il lievito di birra nel latte a temperatura ambiente, se secco ricordiamoci di lasciargli il tempo di attivarsi.
Versiamo sulla farina con lo zucchero, impastiamo brevemente poi uniamo le uova.
Impastiamo per alcuni minuti, infine aggiungiamo il burro ed eventuali aromi.
Dobbiamo lavorare quanto basta per ottenere un impasto omogeneo, liscio ed elastico.
Mettiamo, quindi, a riposare in una ciotola ben coperto, in un luogo non caldo nè freddo (circa 25°C) per circa 3h.Si può ritardare fino a 10-12h in frigorifero. Nel caso possiate far lievitare per più tempo la pasta sarà più facile da tirare e maturerà al meglio, l'ideale sarebbe lasciarla una notte in frigo, impastando la sera e tirando le brioches alla mattina.
Sia nel caso della lievitazione breve che lunga sarĆ necessario far raddoppiare il volume dell'impasto.Ā
6. Stendiamo la pasta allo spessore di 1 o mezzo cm.Ā
7. Con una rotella o coltello tagliamo dei triangoli di pasta più o meno lunghi in base alla grandezza che vorremo ottenere per le nostre brioches fatte in casa.Ā
8. Arrotoliamo ciascun triangolo partendo dalla base e arrivando alla punta; nel caso di brioches farcite si mette il ripieno nella parte più larga, un cucchiaino.
9. Dopo averle formate disponiamo le brioches su una teglia, ben distanziate le une dalle altre e lasciamo lievitare per circa 30-40', coperte.
10. Cuociamo in forno statico a 170°C per circa 20-30 minuti, in base alla grandezza e al forno.Ā
Per un aspetto più lucido non è necessario spennellare le brioches d'uovo prima di infornarle, piuttosto io consiglio di spennellarle con un simil-sciroppo dopo la cottura.
Come si fa? Si porta a bollore una tazza d'acqua con un cucchiaio di miele e si cosparge sulle brioches due volte, una subito dopo la cottura e una da fredde. Questo passaggio le rende più lucide, fragranti e le mantiene più morbide.
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Favolose fresche, si conservano in dispensa per qualche giorno. Si possono congelare da cotte e durano mesi in freezer.Ā
Al bisogno basterĆ tirarne fuori alcune dal freezer e scaldarle per qualche minuto.Se ti piacciono i lievitati, dolci e salati, consulta la sezione sul blog e non perdere Lievitati dolci e salati!
Pizza fatta in casa digeribile e buona come in pizzeria? Si può e si può fare anche MEGLIO š
Basta adottare alcuni piccoli accorgimenti che ti faranno passare da un impasto asciutto, piatto e dall'odore di alcol, a un impasto super leggero, alveolato e digeribile.Ā
Con questo articolo ti darò una prima infarinatura, se vorrai approfondire e imparare a fare una PIZZA HOMEMADE SPETTACOLARE ti aspetto su PIZZA PAZZESCA, il mio video corso.
Pizza fatta in casa digeribile, meglio della pizzeria
Ingredienti - per 5/6 pizze tonde
1 kg di farina di frumento, medio forte (W sui 270, tipologia 0/per pizza o Manitoba)650 g d'acqua
5 g di lievito di birra fresco (il cubetto) / oppure 3 g di lievito di birra secco ATTIVO (leggi sulla confezione)
25 g di sale fino
20 g di olio extravergine d'oliva, facoltativo
Ingredienti per farcire a piacere
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PROCEDIMENTO
Giorno 1 - Ore 18.00
Sciogliamo il lievito in acqua fresca. Disponiamo la farina su un piano pulito o nella ciotola della planetaria, aggiungiamo l'acqua col lievito e iniziamo a impastare.
Dopo qualche minuto possiamo aggiungere anche il sale e olio.
Una volta ottenuto un impasto liscio e omogeneo mettiamo a lievitare in una ciotola leggermente unta con olio e coperta con un sacchetto di plastica.N.B.: la pellicola spesso la si butta dopo l'uso, il sacchetto di plastica si può lavare e utilizzare. Lasciamo per un'ora fuori frigo, dopodiché trasferiamo in frigo per 22-24h.
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Ore 19.00
Mettiamo in frigo a lievitare fino al giorno successivo.
Lo so, ĆØ tanto tempo, ma sentirete la differenza tra la pizza fatta cosƬ e quella fatta in poche ore con tanto lievito. E poi basta solo organizzarsi, un giorno passa in fretta š
Giorno 2 - ore 18.00
Togliamo dal frigo e, nel caso di pizze tonde, dividiamo l'impasto in pagnotte da circa 250-260g (dipende come-dove le cuocete), le arrotondiamo bene e lasciamo lievitare sul piano per un'ora circa.
Se facciamo pizza in teglia disponiamo l'impasto in una/due teglie, senza impastarlo, stendendolo per coprire la teglia. Lasciamo lievitare per un'ora.
Mi raccomando, NON reimpastate. Tagliate l'impasto, arrotolatelo per renderlo una pagnotta omogenea ma non schiacciatelo/tartassatelo.
Ore 19/20
Stendiamo le pizze con le mani sul piano o direttamente in teglia, senza schiacciarle eccessivamente (si può usare il mattarello ma delicatamente, altrimenti fate uscire tutte le bolle create in lievitazione). Le condiamo con pomodoro e ingredienti a piacere.
N.B.: Se cuocete le pizze nel forno di casa, a meno che non abbiate un super forno/una super funzione pizza, ci vorrà più tempo perciò vi consiglio di mettere la mozzarella solo a metà cottura per non asciugarla/rovinarla.
Con la pala trasferiamo la pizza dal piano al forno, senza far passare troppo tempo tra questi due momenti. Cuociamo alla massima temperatura (circa 270/300°C), meglio se con pietra refrattaria.
Col forno di casa non verrĆ una pizza fatta in casa digeribile ed esteticamente come quella della pizzeria (il forno fa la differenza) ma ci sarĆ molto vicina.
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Ecco i miei consigli:
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Scaldate il forno alla massima temperatura (250/300°C circa, statico)
Usate una pietra refrattaria per la pizza tonda, altrimenti una teglia da pizza in ferro. Scaldate pietra e forno almeno un'ora prima. Mettetela sul ripiano centrale del forno o poco più in su.
Per pizza tonda: disponete la pietra a metĆ altezza, infornate la pizza con solo pomodoro per i primi 5 minuti, poi con mozzarella per altri 5 minuti.
Per pizza in teglia: dopo averla fatta lievitare per la seconda volta in teglia infornate sul fondo del forno, la parte più bassa, con solo pomodoro per 10-20 minuti poi mettete i condimenti e terminate la cottura per altri 10-20 minuti.
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Se vuoi saperne di più sui lieviti o ti chiedi quale usare, ho scritto un articolo sui tipi di lievito e di lievitazione. In più, sul sito ho tante altre ricette di lievitati salati da provare š
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https://youtu.be/lQTRvEoeSR8
L'anno scorso abbiamo parlato di castagnole, frappe, raviole e tagliatelle fritte, ricordate? E' giunto il momento di darvi la ricetta dei bomboloni, no?! Pronti a friggere??Ricetta dei bomboloniINGREDIENTI per circa 15 bomboloni medi500 g di farina medio forte/Manitoba per pane, impasti oppure oltre 230W90 g di zucchero semolatoUn pizzico di sale Vaniglia, scorza di arancia, .. aromi a scelta15 g di lievito di birra fresco/5 g secco ATTIVO di birra/150 g madre250 g di latte intero Un cucchiaino di malto o miele100 g di uova intere (circa 2)40 g di burro o 30 g di olio di semi per l'impasto Olio per friggere q.b.Per il ripieno, a piacere: crema pasticcera, confettura, crema di nocciolePROCEDIMENTOAttenzione, il mio metodo prevedere il riposo in frigo per una notte perciò il consiglio è di impastare il sabato sera per friggere la domenica mattina. Se avete poco tempo/poca voglia fate lo stesso procedimento, usando 25 g di lievito invece di 15 g e fate lievitare per 3 ore. MA il risultato sarà parecchio diverso, ve lo dico..Sciogliete il lievito nel latte con un cucchiaino di malto o miele; unitelo alla farina a cui avrete aggiunto zucchero e aromi a scelta. Unite anche le uova, un pizzico di sale, quindi iniziate a impastare. Lavorate per qualche minuto in modo che l'impasto prenda corda (diventa elastico, morbido ma teso) poi aggiungete il burro.Dovrete ottenere un impasto liscio, omogeneo, ben incordato. Sarà morbido, sì, ma dovrà avere una sua struttura, non correre da tutte le parti. Se così fosse impastate ancora un po' e, solo all'occorrenza, aggiungete un pugnetto di farina.Mettete in una ciotola capiente, ben coperto, e riponete in frigo fino alla mattina successiva. Dovrà duplicare se non triplicare di volume. La mattina successiva stendetelo allo spessore di 1 cm o anche 2 se volete i bomboloni molto alti; coppate dei dischi di 6-7 cm di diametro e lasciate nuovamente lievitare per mezz'ora-quaranta minuti, coperti.Friggete i bomboloni nell'olio già caldo, a circa 165°C per non bruciarli fuori nè lasciarli crudi dentro. Potete lasciarli colorare da un lato poi girarli oppure fare come faccio io, tenendoli movimentati per una cottura super uniforme e una forma tonda.Dopo la frittura scolate i bomboloni, passateli nello zucchero semolato (facoltativo) e, infine, farcite con quello che desiderate. Sul blog trovate la ricetta della crema pasticcera classica ma anche al cioccolato.Per altri consigli per un fritto perfetto leggi l'articolo dedicato ;)So che chiederete due cose, perciò vi anticipo: sì, questa ricetta dei bomboloni va bene anche in forno, anzi, viene un ottimo risultato! 170°C statico per 20-25 minuti e sono pronti. no, non si può congelare l'impasto crudo (perde molto) ma sì da cotto.https://www.youtube.com/watch?v=WNQTMnmXDWQ&list=PL_nG9sDcEKMmaOEIrlKbY4KRYq03rpVTz&index=1&pp=gAQBiAQB